1.Nella sua raccolta di saggi(Scienza e vita civile nel Rinascimento italiano, Bari, 1993) E. Garin si propone di contrastare una tradizione storica, sostenuta da studi specialistici, che vorrebbe ridurre il Rinascimento a movimento interamente volto agli studi grammaticali e filologici con scarsa presa sulla realtà delle cose e sulla capacità di alimentare gli scambi delle idee. Per condurre in porto il suo proposito, egli assume un punto di vista (Leggi tutto)
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DESIGN E INDUSTRIA ( Comunicazione, design e industria nel sistema produttivo lombardo-italiano) (di A. Magri)
Un primo orientamento per avviare il nostro discorso potrebbe venire dalle seguenti parole riprese dalla pagina 43 del Corriere della Sera del 5 aprile 2013 e scritte da Francesco Zurlo a proposito della mostra tenuta alla Triennale di Milano intitolata La sindrome dell’influenza :”I percorsi dell’influenza, intesa come condizionamento e come flusso sono, talvolta, imperscrutabili. Sembrano le figure impossibili di Esher. Una praticabile chiave di lettura è quella per cui ogni oggetto è, in sé, conoscenza reificata, cioè un sistema intellettuale che diventa qualcosa di concreto: scampoli di intelligenza creativa che fluiscono dal passato così come da luoghi lontani a costituire il DNA dell’oggetto stesso”. (Leggi tutto)
ADRIANO OLIVETTI.L’UOMO, LE IDEE, L’IMPRESA( di E. Petaccia)
Adriano Olivetti nasce nel 1901 ad Ivrea. Il padre Camillo, ingegnere socialista, dimostra di possedere fiuto di imprenditore quando inizia l’attività di costruttore di apparecchiature per le misure elettriche in un’epoca in cui l’industria elettrica stava diventando una dei settori trainanti dei moderni sistemi industriali. Doti di preveggenza confermate quando nel 1908 fonda, sempre ad Ivrea, la Ing. C. Olivetti & C per la produzione di macchine per scrivere, quando il lavoro d’ufficio abbandonava la scrittura manuale per passare a quella meccanica….(Continua…)